io Mi chiamo Alferio l’abate Millenario, in onore del fondatore e primo Abate della magnifica Abbazia della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni, ma… procediamo con ordine.
Cava de’ Tirreni è il comune più popoloso del Gal “Terra è vita”, conta circa 54.000 abitanti. sorge a ridosso del Mar Tirreno, a circa 5 km verso l’entroterra.
Confina a nord con i comuni di Nocera Superiore, Roccapiemonte e Mercato San Severino, ad est con quelli di Baronissi, Pellezzano e Salerno, a sud con Vietri sul Mare e Maiori e ovest con Tramonti.
L’abitato centrale si sviluppa lungo la Strada Statale 18, un’importante via di collegamento che unisce i principali comuni dall’area vesuviana all’agro-nocerino, giungendo fino a Cava de’ Tirreni e Salerno.
La SS 18 ha contribuito in modo significativo allo sviluppo e alla crescita di molte aziende e attività commerciali diventate con il tempo riferimento economico per l’intero territorio e favorendone la crescita demografica.
Le ampie colline che circondano Cava de’ Tirreni ospitano le numerose frazioni che la compongono, rendendo il paesaggio particolarmente pittoresco.
I primi abitanti del territorio cavese furono i Tirreni, un popolo antichissmo (VII/VI secolo a.C.) che viveva sulle isole e lungo le coste del mar Mediterraneo.
Nel 1862 la città cambiò nome da terre de ‘la Cava’ a ‘Cava de’ Tirreni’, proprio in memoria dei fondatori del primo insediamento.
Dopo secoli di varie influenze, dagli etruschi ai romani, fino ai longobardi, di cui però si ha scarsa documentazione, si arriva all’anno 1000 d.C., nel cuore del medioevo…
… quando fu fondata l’Abbazia della Santissima Trinità, ad opera del mio omonimo, Alferio Pappacarbone, santificato da Papa Leone XIII nel 1893.
Alferio era un nobile di origine salernitana. dopo gli anni di formazione passati presso l’Abbazia di Cluny in Francia, tornò a Salerno dove decise di dedicarsi alla vita contemplativa…
… dimorando nella grotta di Arsicia, alle falde del monte Finestra, a Cava de’ Tirreni. la sua fede e determinazione erano talmente forti da richiamare altri discepoli.
Insieme cominciarono a costruire la prima chiesa e l’iniziale nucleo del complesso monastico, attorno al quale si sviluppò il ‘Corpo di Cava’, la frazione più antica e primo esempio di centro abitato moderno.
L’Abbazia, ubicata in collina, a circa 400 m s.l.m., divenne meta di fedeli e pellegrini, trasformandosi in un centro religioso e spirituale di riferimento per tutto il meridione d’Italia.
Oggi l’Abbazia della SS. Trinità, tra le più importanti d’Italia, ospita la biblioteca formata da circa 80.000 volumi…
… e l’archivio con oltre 15.000 pergamene, manoscritti e incunaboli: essa rappresenta un meraviglioso baluardo della cultura Medioevale italiana da visitare assolutamente!
Dopo secoli di varie influenze, dagli etruschi ai romani, fino ai longobardi, di cui però si ha scarsa documentazione, si arriva all’anno 1000 d.C., nel cuore del medioevo…
… con i suoi portici e i negozi rappresenta il primo esempio di centro commerciale del Meridione d’Italia.
Ancora oggi conserva la sua vocazione e richiama clienti da tutta la regione Campania, soprattutto per i numerosi negozi di abbigliamento che offrono prodotti di altissima qualità, Made in Italy!
Oltre ad essere una delle ‘vie dello shopping’ più attrattive della provincia di Salerno, l’antico borgo richiama molti turisti…
… che ammirano queste lunghe passeggiate coperte, sostenute da archi in pietra che conservano egregiamente stili architettonici diversi, visto il loro continuo sviluppo lungo i secoli.
I ‘Portici’ e il ‘Borgo Scacciaventi’ di Cava de’ Tirreni rappresentano un eccellente esempio di pianificazione urbanistica tardo medioevale!
tra botteghe artigiane e numerosi Pub che animano la ‘movida cavese’…
… troverete un’antica pasticceria che produce dei deliziosi dolcetti di cioccolato ripieni, chiamati ‘Cavoti’ (così si chiamavano gli antichi abitanti de ‘La Cava’): un’eccellenza che potrete gustare solo qui!
Passeggiando in direzione sud, verso salerno, vi imbatterete nel cinquecentesco complesso conventuale di Santa Maria del Rifugio, e nella chiesa dei Santi Francesco e Antonio…
… con il grande incensiere ancorato al soffitto: ci vogliono 10 persone per azionarlo e farlo oscillare: è uno spettacolo a cui potete assistere il giorno 13 di ogni mese, al termine della messa vespertina.
Visitate anche la Villa Comunale con i suoi alberi secolari, poco distante dai portici potrebbe esservi utile per una sosta rigenerante!
e lasciatevi incantare dalla vista del paesaggio costiero immersi nella natura su monte castello e monte san liberatore.
Dopo secoli di varie influenze, dagli etruschi ai romani, fino ai longobardi, di cui però si ha scarsa documentazione, si arriva all’anno 1000 d.C., nel cuore del medioevo…
dal punto di vista culturale sono rilevantissime le ‘Farse Cavaiole’, un genere letterario di origine ‘Cavese’, oltre alle numerose manifestazioni che si svolgono durante l’anno, come la Festa Medioevale…
Ferdinando I D’Aragona, Re di Napoli, subì un’imboscata presso la foce del fiume Sarno da parte degli angioini, interessati a conquistare il Regno di napoli.
Allora, la popolazione cavese corse in suo soccorso, dandogli la possibilità di sfuggire all’agguato e mettersi in salvo. il Re, per dimostrare gratitudine alla popolazione per la fedeltà dimostrata, …
… consegnò al Sindaco de ‘La Cava’, nel 1460, una pergamena in bianco con sigillo reale, sulla quale i ‘cavoti’ avrebbero potuto avanzare qualsiasi tipo di richiesta.
La popolazione non volle chiedere nulla in cambio al Re e la pergamena rimase bianca; è tutt’ora conservata immacolata presso il Palazzo Municipale: devo dire che i miei concittadini sono Davvero straordinari!
Altro fatto degno di nota è l’invenzione della Colatura di alici di Cetara, quando Cava de’ Tirreni, Cetara e Vietri sul Mare componevano una sola città… ma questa è un’altra storia, che vi racconterà il mio amico alì cola.
Ragazzi miei nutritevi di bellezza e cultura perchè, come il cibo buono, vi aiutano a crescere più sani e più forti ed in pace con voi stessi: divoratene in gran quantità! E che la pace sia con voi, sempre! spero di rivedervi presto, Il vostro Alferio.